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Il tappeto con disegno herati

Il disegno herati è originario della città di Heràt, appartenente in passato al Khoràsàn e attualmente in territorio afghano. Secondo il parere di storici ed esperti dell’arte della tessitura, Heràt, capitale dei Timuridi, era in Persia il maggiore centro di produzione di tappeti.

Il modulo foliato del disegno herati è composto da una coppia di foglie lanceolate, sulla cima delle quali spunta un fiore. L’insieme di foglie e fiori si ripete su tutto il campo principale del tappeto.

Il motivo herati è anche detto màhi e, ove le dimensioni del disegno siano ridotte, assume il nome di khorde màhi (piccolo pesce).

Nei tappeti herati il bordo è talvolta decorato da un motivo ben distinto dal fondo del tappeto: in esso prende forma la figura di una teiera, elemento fondamentale e prevalente in tutto il disegno.

Generalmente lo schema dei tappeti floreali herati è privo di figure di uccelli e di animali, che compaiono solo molto raramente.

Citiamo fra tutti una coppia di tappeti divenuti famosi col nome dell’imperatore Pietro il Grande di Russia, che li donò a Leopoldo i d’Austria. Attualmente si trovano uno al Metropolitan Museum di New York e l’altro a Vienna.

Indiscutibile è l’influenza esercitata dalla figurazione herati, con le sue foglie circolari e i bordi raffinati e ricchi di particolari, sulla lavorazione dei tappeti di altri centri di tessitura come l’Azerbàijàn, il Kurdistan, Hamadan e le regioni centrali del paese.

Tuttora, in molte di queste zone, in alcuni paesi europei, in India e in Pakistan si producono tappeti sulla base di questo modello.

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