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Classificazione dei tappeti

classificazione dei tappeti

I tappeti si possono dividere in due grandi gruppi di provenienza: i tappeti tribali e quelli di villaggio e di città. 


I tappeti tribali

I tappeti tribali sono generalmente realizzati a mano dai nomadi e sono quasi sempre di piccole dimensioni, oppure del tipo chiamato corsia. I nomadi usano telai orizzontali e di facile costruzione che al momento dell’istallazione si possono stendere agevolmente e altrettanto facilmente e velocemente si possono chiudere, legare e caricare sul dorso di cammelli o cavalli, al momento della partenza della tribù. I tappeti dei nomadi sono prevalentemente di tipo spesso, di solito, anche se non sempre, sono lavorati con fibre tinte con sostanze naturali. I motivi decorativi preferiti dai tessitori delle tribù sono quasi sempre geometrici e realizzati a memoria. Non è comune, nell’ambito della tradizione tribale, il tappeto di grandi dimensioni e decorato con i disegni in uso nei centri di tessitura cittadini.


I tappeti di villaggi e di città

Questi sono di solito realizzati in laboratori permanenti, e la loro qualità varia dal tipo più grezzo al più pregiato. I manufatti provenienti dai laboratori di città sono stati intessuti sulla base del canovaccio e la qualità della loro tessitura è senza dubbio migliore di quella dei tappeti dei villaggi.


La classificazione in base alle misure

Qui di seguito è riportata la nomenclatura essenziale dei tappeti persiani in riferimento alle loro misure:

  1. Tappetini molto piccoli, detti pàdari (stuoietta, passatoia); pàtakhti (poggia piedi; poshti (schienali): le loro misure corrispondono approssimativamente a 60x80 cm o a 60x90 cm.

  2. Tappeti piccoli, detti zar-o-nim: circa 100x150 cm. Sul mercato si trovano anche tappetini un po’ più piccoli di questi detti zar-o-chàrak (circa 80x130 cm).

  3. Tappetini di media misura, cosiddetti sajjàdeh o do-zar’i, di 140x220 o 130x200 cm.

  4. Tappeti più grandi, detti parde’i; di circa 150x250 cm o 170x280 cm.

  5. Tappeti di circa 200x300 cm, o 250x350 cm.

  6. Tappeti medi, di 270x375 cm o 300x400 cm.

  7. Tappeti grandi, di 360x430 o 350x460 cm. 

  8. Tappeti molto grandi, di 400x500 cm o 450x600 cm. 

  9. Tappeti di dimensioni eccezionali, con una superficie che va da 50 a 60 metri quadrati in su, generalmente eseguiti su ordinazione.


Oltre i tipi di cui sopra, sono comunemente intessuti anche altre due misure di tappeti: uno detto corsia (da 70 a 110 cm per la larghezza e da 280 a 1600 cm per la lunghezza), e uno detto kalleghi (larghezza: da 120 a 180 cm e lunghezza: da 250 a 300 centimetri) generalmente collocato a fianco dei bordi inferiori dei tappeti da salone.

Esistono poi alcuni esemplari di tappeti sui generis, che sono cioè completamente al di fuori di qualsiasi canone. E il caso, per esempio, di un tappeto recentemente realizzato a Nà’in dopo 4 anni di lavoro. Si tratta di un manufatto di ben 730 metri quadrati (35x20x70), eseguito da 52 tessitori di Esfahàn sotto la direzione del Maestro Reza Zàyandeh. Il progetto grafico del tappeto, completato dopo due anni e mezzo di lavoro, è del designer Akbar Zarrin Naqsh.

Il colore di fondo di questo eccezionale tappeto è il beige; fiori blu scuro, l’ornamento botté e il tema delle scene di caccia completano il quadro. Al centro, un ampio medaglione riproduce l’interno della cupola della moschea di Sheikh Lotf-ollah (Esfahàn).

Altro esempio di tappeto davvero formidabile e fuori dagli schemi è un manufatto di 1.240 metri quadrati (40x31), anch'esso recentemente completato.

Quest’opera, caratterizzata da un disegno tipo Nà’in su cotone (trama e ordito), lana (vello) e seta (contorni), ha impegnato 40 tessitori per 4 anni. È un tappeto che incorpora mezzo miliardo di nodi (20.000 nodi per ogni filo) ed è certamente il più grande nella storia universale della tessitura.

Ultimamente, la tv britannica ha dato notizia della realizzazione di un altro tappeto sui generis, caratterizzato questa volta non dalle dimensioni, ma dalla presenza di pietre preziose e gioielli (2200 pezzi) intessuti all’interno della lavorazione. E un tappeto di 2 metri quadrati, realizzato da una famiglia di Tabriz (10 milioni di nodi). 

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