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Le materie prime utilizzate nella tessitura del tappeto

le materie prime utilizzate nella tessitura del tappeto

La lana

La lana di pecora è uno dei componenti più importanti del tappeto, ed è generalmente usata per la realizzazione del vello. Solo raramente e in passato, ad Hamedàn e nel Belucistàn venivano prodotti anche alcuni tappeti in lana di cammello. 

Il diametro della lana delle varie razze di pecore si aggira fra i 35 e i 50 micron (un millesimo di millimetro) e la lunghezza del pelo può arrivare anche a 38 centimetri. 

Di norma il tipo di lana ottenuto dalle pecore che vivono in montagna o in zone dai climi temperati è di qualità superiore rispetto a quella ricavata dalle pecore allevate in zone pianeggianti e umide; così come le lane tosate in primavera sono nettamente migliori di quelle tosate in autunno. 

Una lana scelta per la tessitura del tappeto risponderà a requisiti particolari: per esempio, il diametro del filato più adatto all’annodatura misura da 30 a 40 micron. 

Dopo la tosatura, la lana contiene molte sostanze estranee che vanno eliminate prima della filatura: il grasso della lana (lanolina), l’urina e il sudore del corpo dell’animale, contenenti sali di potassio e di sodio, e inoltre sabbia, terra, sporcizia, le bruciature del marchio e i residui degli olii e degli unguenti frizionati sul corpo della pecora per curarne le piaghe. 

Per eliminare queste sostanze le fibre di lana vanno lavate; dopo questa operazione l’acqua viene tolta con delicatezza e la lana viene fatta asciugare, in modo omogeneo, in un luogo perfettamente pulito. 

Tutte queste operazioni possono essere eseguite manualmente, oppure in tintorie specializzate che fanno uso di lavatrici meccaniche e di particolari essiccatoi. 

Ultimata l’essiccazione, le lane, filate e divise in matasse, vengono colorate nei laboratori di tintura nelle tonalità desiderate. 

La filatura viene fatta a mano o per mezzo di appositi macchinari che permettono di filare e torcere grandi quantità di lana in modo perfettamente uniforme. La filatura a mano, invece, avviene prevalentemente nei villaggi e nei centri di tessitura delle tribù.


La lanugine o filaticcio (kork)

La lanugine è un materiale usato prevalentemente per la produzione di tappeti pregiati e relativamente costosi. Si intende per lanugine quella lanetta morbida che cresce in alcuni punti del corpo della pecora, della capra e del cammello, e che al momento della pettinatura rimane impigliata fra i denti del pettine.


La seta

Le fibre di seta si ricavano dal baco da seta, oppure si possono produrre artificialmente: la seta artificiale, però, non è molto adatta alla tessitura del tappeto. Il filo di seta, a parità di diametro, è molto più resistente di quello di lana, e può essere utilizzato sia per la realizzazione della trama e dell’ordito, sia del vello. Erano numerosi, in passato, i laboratori impegnati nella lavorazione dei tappeti in seta, ma oggi, a causa del costo eccessivamente elevato della materia prima, questo tipo di lavorazione è caduto in disuso. Generalmente il rapporto fra il peso della trama, dell’ordito e del vello, rispetto al tipo di tessitura, è come più sotto riportato:


ORDITO: 16-20 %

TRAMA: 10-18 %

PELO O VELLO (in lana o in seta): 50-70 %

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