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CENTRO LAVAGGIO E RESTAURO TAPPETI
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Arà k
Un’altra località di fondamentale importanza per la produzione artigianale del tappeto è senza dubbio, in Iran, la città di Arà k con i suoi dintorni. Qui l’arte della tessitura raggiunse il culmine della sua espressione formale in epoca qà jà r. I motivi che determinarono tale fioritura furono l’apertura delle filiali di alcune società europee e americane, gli investimenti operati dai commercianti di Tabriz con finalità produttive e le esportazioni dei tappeti richiesti dai mercati europei e americani. Fra tutte le società straniere operanti nel campo della lavorazione e del commercio dei tappeti in Iran, ricordiamo l’inglese Ziegler, che nel 1883 aprì a Soltà n-Abà d (l’attuale Arà k) la sua principale succursale e ampliò in breve tempo il suo volume d’affari investendo in altre località della stessa zona. La maggior parte dei tappeti di Arà k è di media qualità e piuttosto economica. Sono caratterizzati da colori quasi esclusivamente vegetali e da un’annodatura di tipo persiano, eccezion fatta per la sola area di Farahà n. Il nodo jofti (detto anche fraudolento) è, invece, meno comune in questi manufatti, generalmente realizzati con lane di un certo pregio.I disegni dei tappeti del distretto di Arà k variano secondo le zone, ma le immagini in essi ricorrenti non sono molte; anzi, da lunghi anni ormai vengono eseguiti quasi esclusivamente disegni floreali su un campo rosa con bordi azzurri, suscettibili di lievi variazioni nella forma e nel colore, da parte di tessitori che, abituati a lavorare per le società straniere, non abbandonano mai l’uso del canovaccio, cioè di un modello in carta del disegno.I nomi di una certa risonanza nella tessitura del tappeto di Arà k sono quelli di Sà ruq, Mahallà t, Farahà n, Tafresh, Rudbà r, Moshq-Abà d, Lilihà n e Veis.
SÃ ruq
Sà ruq è un distretto rurale situato nelle vicinanze di Arà k; il suo nome è conosciuto in tutti i mercati di tappeti, sia iraniani, sia stranieri.A questo proposito dobbiamo precisare che non tutti i tappeti «Sà ruq» provengono da queste campagne: la denominazione è attribuita a un genere di manufatto di buona qualità e con particolari caratteristiche di disegno, realizzato qui e nei dintorni di Arà k. Tale fenomeno affonda le sue radici nel periodo in cui le società straniere aprirono le loro succursali a Soltà n-Àbà d: poiché i manufatti delle campagne di Sà ruq in quel momento si dimostrarono subito della migliore qualità nell’ambito della produzione distrettuale, tutti i tappeti pregiati, indipendentemente dalla loro zona di origine, vennero distribuiti sul mercato come veri «Sà ruq».Del resto anche i tappeti più preziosi di Kermà n sono noti come Rà var-kermà n, ma essendo Ravar solo un piccolo villaggio, con una produzione altrettanto piccola, non è ovviamente in grado di tessere il gran numero di tappeti che portano il suo nome.I tappeti Sà ruq sono decorati soprattutto con tralci vegetali stilizzati e recano quasi sempre un medaglione centrale e gli angolari.I medaglioni, nelle tonalità classiche del rosso, azzurro e crema, sono separati dal campo del tappeto per mezzo di linee rette o spezzate.I colori predominanti sugli antichi tappeti di Sà ruq erano il rosa, il castano e le tinte pastello, di norma ricavati da sostanze vegetali. I Sà ruq più preziosi escono oggi dai laboratori di un villaggio chiamato Ghià s-Abà d. In questa provincia si annodano anche esemplari di più modesto valore, sempre sul tipo dei Sà ruq, e noti sul mercato come tappeti di Mahà l.
Farahan
Farahà n produceva nel secolo xix tappeti molto eleganti e raffinatissimi, che, a partire dal 1870, godettero di grande fama anche in Europa.I manufatti di Farahà n assomigliano molto a quelli di Sanandaj nel tipo di tessitura, nel disegno e nello schema generale.Attualmente i tessitori di Farahà n realizzano tappeti e corsie caratterizzati da una decorazione floreale molto minuta, su uno sfondo di color verde tendente al giallo. In linea di massima, tutti i tappeti prodotti con disegno herati a Farahà n, sono privi del medaglione centrale.Per quanto riguarda le misure, i tappeti sono normalmente do-zar’i, mentre le corsie sono per lo più lunghe tre metri, tre metri e mezzo, e larghe un metro.Farahà n ha in comune con Sanandaj anche la produzione di un genere di tappeto avente la funzione di sella da cavallo.Altri esemplari dalla tessitura più mediocre, originari di questo distretto, circolano sul mercato con la denominazione di Farahà n-Mousel.
Tafresh
Fa provincia di Tafresh si trova a sud-ovest di Sà veh. In questa cittadina e nei suoi dintorni si producono tappeti con un solo filo di trama e che sono relativamente pregiati. Il medaglione di questi tappeti ricorda il quadrante di un orologio, ma, anziché avere dodici raggi, ne ha sedici.Nella gamma dei colori ricorrenti a Tafresh predominano il rosso, l’azzurro intenso, il giallo crema; il verde e l’arancione.Per le dimensioni, il tappeto più richiesto è il do-zar’i, mentre è poco comune la tessitura di tappeti più grandi e di corsie.
Rudbà r
A nord di Farahan sorge la cittadina di Rudbar, i cui tappeti mostrano una straordinaria somiglianza con quelli di Farahà n e di Tafresh, differendo da essi solo per l’uso di tonalità più chiare di colore. La varietà dei colori usati nella tintura dei filati di questi tappeti comprende il beige, il rosso e un po’ di azzurro.Caratteristiche distintive dei tappeti di Rudbà r sono le trame di colore rosa, e la particolare consistenza spugnosa e morbida del vello.I tappeti di questa cittadina, prodotti in varie misure, sono artisticamente decorati con motivi herati e sul loro campo si staglia elegante la sagoma di un medaglione con otto bouquet di fiori laterali.
Moshq-Àbà d
I manufatti annodati che portano questa denominazione, ad esclusione di pochi pezzi, non hanno in genere alcun pregio, tanto che sul mercato il nome di Moshq- Abà d sta a indicare tappeti di bassissima qualità aventi tessitura e disegno tipici di Sà ruq.
Lilihà n
A Lilihà n, un villaggio situato a sud di Arà k, risiede una comunità di Armeni la cui principale attività è costituita, sin dai tempi antichi, dalla tessitura del tappeto. I pezzi da loro prodotti, molto eleganti, hanno una sola trama, nodo senneh e un aspetto quasi di velluto. Assomigliano nel disegno, e un po’ anche nel colore, ai tappeti cosiddetti Sà ruq americani. Il medaglione centrale si presenta come un ragno appeso alla sua ragnatela sullo sfondo del tappeto, e le due estremità del medaglione ricordano la coda del pavone; il resto del campo è interamente decorato da bouquet di fiori simili a piume. Anche nei tappeti di Lilihà n, che vengono eseguiti in quasi tutte le misure, sono utilizzati fili di colore rosa per la realizzazione della trama.A questo punto è necessario introdurre un chiarimento a proposito della denominazione «Sà ruq americano».Alla fine della prima guerra mondiale, il rappresentante di una ditta americana la K.S. Taushandjan di New York operante nella zona di Arà k nell’ambito del commercio dei tappeti, fra tutti i disegni maggiormente ricorrenti ad Arà k e a Sà ruq, ne scelse un certo numero che risultava consono al gusto degli Americani. In seguito, sulla base di tali disegni, furono prodotte ed esportate in America grandi quantità di tappeti di varie dimensioni, caratterizzati da due fili di trama e da un vello piuttosto alto; i colori per lo sfondo potevano essere il rosso o il beige chiaro, entrambi delimitati da bordi blu. Come conseguenza della fabbricazione di tappeti di tipo «americano», i disegni tradizionali di Sà ruq caddero in oblìo per un certo tempo, riuscendo a sopravvivere solo in alcuni centri di tessitura di Arà k, ove si integrarono perfettamente con gli altri.Gli schemi decorativi dei «Sà ruq americani», facilmente distinguibili dagli schemi degli altri tappeti di Arà k, sono generalmente sprovvisti dei quattro angolari, e in essi anche il medaglione centrale, in opposizione ai tradizionali medaglioni persiani, è privo delle linee decorative che lo separano dal campo del tappeto. Quest’ultimo presenta quasi sempre una decorazione di bouquet di fiori e grandi cartigli di foglie, il cui spazio circostante è riempito da fiorellini isolati e indipendenti dal resto.
Veis
Il paesino di Veis, a sud di Arà k, gode di una reputazione particolare nell’ambito della tradizione tessile della zona, per merito dei suoi eleganti manufatti contraddistinti da un vello alto, da fibre resistenti, da forme stilizzate di botté nonché da un particolarissimo disegno geometrico, poco comune nel repertorio decorativo delle zone circostanti. In quanto a colore e tessitura i manufatti di Veis occupano il secondo posto nella graduatoria dei tappeti di Sà ruq.