TAPPETI BABAEI
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Luristàn
Le tribù dei nomadi Lor sono tra le più antiche dell’Iran; vivono nella parte occidentale del paese, alle pendici della catena montuosa degli Zagros, fra le popolazioni cittadine e le altre tribù stabilite in questo ampio spazio, che comprende le regioni del Fàrs, del Boyer-Ahmad, di Esfahàn, di Bakhtiàri, di Aràk, di Hamedàn e del Lureistàn.Abitano in tende e raramente in dimore fisse, fedeli alle tradizioni della loro stirpe. Le tecniche e i disegni dei tappeti dei diversi ceppi dei Lor sono più o meno dello stesso tipo in tutta la regione; i loro tappeti sono in prevalenza di stile geometrico, tinti con colori naturali e di consistenza compatta. La tessitura dei tappeti noti col nome di gabbé, di cui tratteremo nel paragrafo dedicato ai Fàrs, è caratteristica proprio di queste tribù. Si tratta prevalentemente di esemplari di piccole dimensioni: un particolare certamente non costante, dato che fra i manufatti di alcune popolazioni Lor residenti a Nasr-Abàd (a sud di Esfahàn), si trovano anche tappeti parde’i e kalleghi, o comunque di dimensioni piuttosto grandi. Khorram-ÀbàdLa città di Khorram-Àbàd è il capoluogo della regione del Luristàn; situata sull’autostrada che va da Teheran a Ahvàz, rappresenta il centro principale per la vendita dei tappeti prodotti dai tessitori che vivono in questa regione e da tutte le tribù coabitanti in essa.Tra le peculiarità della produzione di Khorram-Àbàd vanno menzionate la tessitura folta, l’uso dei colori scuri (azzurro-blu, marrone, rosso, porpora e grigio), alcuni ampi do-zar’i le cui dimensioni corrispondono circa a 200 x 150 centimetri, e il costo tutto sommato contenuto. Uno dei disegni ricorrenti nella tessitura dei loro gabbé è un motivo derivante dalla sagoma dei salici piangenti (bid-e-majnun) e dei cipressi; in questo schema, i tronchi degli alberi, quasi celati da rami e foglie, dividono lo sfondo del tappeto in due parti uguali. Il medaglione dei tappeti di Khorram-Àbàd può essere unico o doppio all’interno del tappeto e con picche grandi e ripetute a strati. A volte nei quattro angoli del campo del tappeto, in prossimità degli angolari, si nota un disegno geometrico raffigurante un grappolo d’uva. Simili ai tappeti di Khorram-Abàd sono quelli di Ilàm, benché più grezzi e disadorni. In questa regione, a parte la zona di Khorram-Abàd, l’arte di tessere tappeti è abbastanza diffusa anche in altre province e in altri villaggi, fra i quali Borujerd e Saràband meritano un discorso più diffuso.
Khorram
ÀbàdLa città di Khorram-Àbàd è il capoluogo della regione del Luristàn; situata sull’autostrada che va da Teheran a Ahvàz, rappresenta il centro principale per la vendita dei tappeti prodotti dai tessitori che vivono in questa regione e da tutte le tribù coabitanti in essa.Tra le peculiarità della produzione di Khorram-Àbàd vanno menzionate la tessitura folta, l’uso dei colori scuri (azzurro-blu, marrone, rosso, porpora e grigio), alcuni ampi do-zar’i le cui dimensioni corrispondono circa a 200 x 150 centimetri, e il costo tutto sommato contenuto. Uno dei disegni ricorrenti nella tessitura dei loro gabbé è un motivo derivante dalla sagoma dei salici piangenti (bid-e-majnun) e dei cipressi; in questo schema, i tronchi degli alberi, quasi celati da rami e foglie, dividono lo sfondo del tappeto in due parti uguali. Il medaglione dei tappeti di Khorram-Àbàd può essere unico o doppio all’interno del tappeto e con picche grandi e ripetute a strati. A volte nei quattro angoli del campo del tappeto, in prossimità degli angolari, si nota un disegno geometrico raffigurante un grappolo d’uva. Simili ai tappeti di Khorram-Abàd sono quelli di Ilàm, benché più grezzi e disadorni. In questa regione, a parte la zona di Khorram-Abàd, l’arte di tessere tappeti è abbastanza diffusa anche in altre province e in altri villaggi, fra i quali Borujerd e Saràband meritano un discorso più diffuso.
Borujerd
Per Borujerd la tessitura del tappeto è tradizione artistica molto antica. Fino a cento anni fa, oltre ai laboratori di tessitura, funzionavano in questa città anche alcuni centri per la preparazione dei colori naturali, dove si essiccavano e si riducevano in polvere robbia, reseda, bucce e fiori di melograno e altri vegetali coloranti che, oltre a soddisfare il fabbisogno interno, venivano parzialmente esportati anche nei paesi europei.Borujerd produce tappeti di consistenza compatta, con trame di colore scuro e velli alti, nei colori rosso e azzurro intenso. Le misure variano: troviamo tappeti zar-o-nim, do-zar’i e corsie (kenàreh).Uno dei motivi ornamentali più ricorrenti è senza dubbio il disegno del botté a tutto campo. La sagoma del botte di Borujerd è molto grande, e sono sufficienti sedici o diciotto di questi elementi per riempire completamente il campo di un tappeto sajjàdeh.Esaminiamo ora, nell’ambito della tessitura di questa regione, il famoso disegno del botté comune nella zona di Saràband. In questa regione montuosa, situata tra Aràk e Borujerd, da molti anni si tessono tappeti con nodo turco e di varie dimensioni, decorati da botté ripetuti su tutto il campo. Non di rado sono arricchiti da medaglioni a forma di diamante.L’ornamento dei bordi ricorda un merletto e lo sfondo dei tappeti è prevalentemente di colore bianco. Fra le tinte predominano il rosso e l’azzurro.Anche in un villaggio di nome Màl-Mir si producono tappeti di qualità relativamente buona. La cornice color crema di questi esemplari è affiancata da numerosi bordi interni. Le dimensioni sono variabili: troviamo tappeti grandi e piccoli e non mancano esemplari di forma quadrata. Il botté di Màl-Mir è oggi il protagonista delle decorazioni di vari tappeti dell’india.